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Alcune riflessioni e qualche domanda ai tempi del corona virus: quasi un diario (9)
30 maggio 2020
La mascherina avvantaggia i belli o i brutti? Le persone aperte, leali, franche o gli ipocriti, i falsi, gli imbroglioncelli?
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Questa cosa che il 3 giugno o si riapre la mobilità tra tutte le regioni o la si esclude per tutte indistintamente non la capisco proprio, mi rimane francamente misteriosa.
Come si fa a mettere sullo stesso piano una regione come la Lombardia (ma potremmo aggiungere anche il Piemonte e la Liguria) e regioni dove da settimane il contagio è ormai ridotto quasi a 0 e, soprattutto, non ci sono più decessi, anzi ce ne sono stati ben pochi anche in piena pandemia, mentre in Lombardia nel frattempo si registrava una vera e propria ecatombe?
Di fronte alle perplessità di alcuni Presidenti di Regione (in primis quello della Sardegna: tra l’altro eletto dalla Destra) c’è stata una sollevazione degli amministratori lombardi. Perfino del sindaco di Milano, che di solito è persona equilibrata. Come se i lombardi fossero stati trattati da untori. E il governatore sardo si fosse comportato da razzista.
Anche qui trovo del tutto spropositata la reazione. Cosa c’entra il razzismo con una preoccupazione del tutto naturale e anzi perfino legittima?
La richiesta del Presidente della Regione sarda di pretendere dai turisti che arrivano in Sardegna una patente di non contagio era ed è sbagliata, perché del tutto impraticabile (come hanno certificato i tecnici).
Ma la sua preoccupazione e la sua esigenza di identificare e applicare una misura di tutela sanitaria non erano e non sono infondate o illegittime dal punto di vista di chi deve garantire la salute dei cittadini di cui è amministratore.
Cosa c’entra il razzismo con questa del tutto naturale preoccupazione e con questa del tutto legittima esigenza?
Che poi a lanciare accuse di razzismo siano gli amministratori (per carità – chiariamo bene! – qui Sala non c’entra per nulla) di Regioni le cui popolazioni, in larghissimi e non certo residuali strati (tanto è vero che votano in prevalenza Lega),da decenni si macchiano di continue dichiarazioni e manifestazioni di insofferenza (se non di vero e proprio razzismo) nei confronti dei meridionali, fa addirittura ridere. Se non facesse innanzitutto piangere.
Mi è capitato spesso in questi mesi di pensare a come si sarebbero comportati i settentrionali, specie i lombardi, se il primo focolaio di contagio si fosse acceso in qualche regione del Sud.
Sono sicuro che avrebbero preteso che si costituisse una vera e propria “linea gotica” tra le due Italie, del tutto invalicabile (specie da Sud verso Nord) e per chissà quanto tempo.
Oggi che qualcuno del Sud osa avanzare qualche dubbio sull’apertura indiscriminata della mobilità dal Nord (dove i casi di contagio e, addirittura, di decessi sono ancora numerosi) verso Sud (dove oramai il contagio si è quasi estinto) “apriti cielo!”, scatta l’accusa di razzismo.
Roba da non credersi!
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31 maggio 2020
Ho l’impressione (e l’angoscia) che questa pandemia ci abbia insegnato ben poco…
Appena i cordoni della stretta si sono allentati, sono riprese le vecchie e (sono un vecchio moralista?) per me poco sane abitudini.
Migliaia e migliaia di giovani si sono riversati nei loro tradizionali luoghi di ritrovo, piazze e locali, a tirare tardi fino a notte inoltrata, a bere e disturbare la quiete dei malcapitati che abitano nelle zone di ritrovo, per giunta senza tener conto minimamente delle misure di precauzione che i tecnici sanitari e le autorità preposte continuano non a consigliare, ma a imporre, strafregandosene quindi delle disposizioni ancora vigenti e con le forze dell’ordine del tutto incapaci di farle rispettare.
Non parliamo poi, ma stendiamoci sopra un velo pietoso, delle solite beghe politiche tra maggioranza e opposizione e, in non pochi casi, anche all’interno della stessa maggioranza.
E della posizione della Confindustria, che di fronte all’afflusso di enormi e straordinarie (per quanto comunque insufficienti) risorse per riavviare l’economia, fiuta l’affare e vorrebbe che il grosso del malloppo le venisse affidato sulla fiducia. Poi ci penserà Lei… Proprio come ci ha pensato in tutti questi ultimi 30 anni, nei quali le disuguaglianze tra lor signori e i poveri disgraziati si sono accentuate in maniera esponenziale…
© Giovanni Lamagna